CAMMINO SINODALE DELLE CHIESE IN ITALIA

Sintesi del percorso di consultazione sinodale nelle parrocchie
 “Attraverso tutte le sue attività la parrocchia incoraggia e forma i suoi membri perché siano agenti dell’evangelizzazione. È comunità di comunità, santuario dove gli assetati vanno a bere per continuare a camminare, e centro di costante invio missionario. Però dobbiamo riconoscere che l’appello alla revisione e al rinnovamento delle parrocchie non ha ancora dato sufficienti frutti perché siano ancora più vicine alla gente, e siano ambito di comunione viva e di partecipazione, e si orientino completamente verso la missione”. (EG 28)

Il lavoro sinodale della parrocchia S. Maria Maggiore in Poirino su: “quali germogli per la chiesa di domani?” è stato un momento intenso e partecipato.
Questa sintesi si riferisce al lavoro del Consiglio Pastorale e di altri 2 gruppi che si sono costituiti.
I tre gruppi di lavoro hanno prodotto altrettanti sintesi molto simili che possono essere così riassunte:
Un primo segno di speranza e di futuro nella nostra parrocchia è la ripresa della partecipazione all’eucaristia domenicale dei bambini.
In particolare nella messa prefestiva i bambini sono accompagnati dagli animatori.
Questa bella partecipazione coinvolge di conseguenza anche i giovani genitori.

Nelle messe domenicali i bambini sono più presenti e hanno modo di partecipare anche con i loro canti e attraverso un’attenzione alla loro sensibilità nella scelta delle preghiere, nella preparazione alle letture, curata dalla catechesi della settimana precedente, nella sperimentazione di modi nuovi di coinvolgere i bambini. Un secondo segno di futuro è la vita liturgica, specialmente i tempi legati al lutto.
La veglia funebre e i funerali sono diventati, a giudizio unanime, il momento più alto di comunità della nostra parrocchia.
Anche l’accompagnamento al cimitero a opera dei laici del gruppo della pastorale del lutto è un altro germoglio, valorizzato e ben accettato dalla popolazione e dalle famiglie Un terzo segno è stato individuato nel cammino progressivo e faticoso delle unificazioni delle ex-parrocchie.
Le comunità locali (frazioni) non hanno perso la loro identità anche per la presenza di un volontariato che opera nell’umiltà, nella semplicità e nel silenzio nei servizi della liturgia e anche in ordine all’aiuto alle persone bisognose o straniere. Ad essa, si aggiungono singoli individui che, sempre nel campo caritativo, offrono appoggio e sostegno.
L’adorazione eucaristica settimanale continua si affianca al percorso di catechesi degli adulti per rendere la formazione meno intellettuale e più collegata alla preghiera e alla meditazione.
Tra le cose da togliere o lasciare, alcuni si sono domandati se esiste la possibilità di rinnovare realmente l’istituzione parrocchiale.
Ci si è chiesti come fare a renderla meno ingessata e farla diventare un po’ di più una famiglia di famiglie