Parrocchie di Poirino



Alcuni spunti per la preparazione alla liturgia della prossima domenica



L'Ascensione, mistero di Cristo, riguarda la persona e la missione del Figlio di Dio. Venuto un giorno fra gli uomini di cui ha assunto la natura, al momento fissato dal Padre, egli è ritornato presso di lui passando per la morte e la risurrezione. Ma questo mistero riguarda anche tutta l'umanità, il mondo intero, ciascuno in particolare. Bisogna quindi considerarlo sempre sotto questo duplice aspetto e non come un episodio isolato della vita del Cristo.
Per evocare l'Ascensione del Signore si ricorre ad immagini: "Gesù è asceso", "si è elevato", "al cielo", "in alto". Prendere queste espressioni alla lettera e pensare alla partenza di Gesù come a un trasferimento dalla terra a chissà dove, lassù, sarebbe un grave errore. Il Signore è ormai nella gloria, presso il Padre: ecco ciò che dice la fede, facendoci meditare sugli immensi benefici che quest'esaltazione ha procurato al mondo. Questi beni inestimabili derivano dall'invio dello Spirito Santo da parte del Cristo "asceso al cielo".
Come ogni anno, la liturgia della Parola ha come tela di fondo il racconto più dettagliato del Nuovo Testamento: quello degli Atti degli apostoli. Parallelamente, si legge la relazione dell'avvenimento che conclude il Vangelo secondo Luca. L'autore degli Atti degli apostoli aveva già focalizzato l'attenzione sulla promessa dell'invio dello Spirito, che doveva dare agli apostoli la forza di essere, nel mondo, i testimoni della risurrezione del Signore. Ma qui si notano alcune significative precisazioni. Prima di lasciarli, Gesù ha detto agli apostoli che la sua morte, la sua risurrezione e la chiamata di tutte le nazioni alla conversione compivano le Scritture. Gesù si separa dai suoi con un gesto liturgico, benedicendoli. Infine, Luca aggiunge che gli apostoli tornarono a Gerusalemme con grande gioia "e stavano sempre nel tempio, lodando Dio".
Da parte sua, la lettera agli ebrei presenta l'Ascensione di Cristo come il suo ingresso nel santuario dei cieli, dove intercede per noi e da dove ritornerà una seconda volta "per la salvezza di coloro che lo aspettano". L'Ascensione del Signore è quindi un mistero di speranza che non lascia inoperosi: "Non restate lì a guardare il cielo! Andate nella pace di Cristo!".

prima lettura At 1,1-11
La partenza del Signore elevato al cielo è l'avvenimento che fa da cerniera fra il tempo di Gesù e quello della Chiesa, i cui inizi sono illustrati nel secondo libretto scritto da Luca. Inaugurato dal battesimo "nello Spirito Santo" ricevuto dagli apostoli, questo tempo è il tempo della missione "fino agli estremi confini della terra". Esso si concluderà con il ritorno del Signore alla data che il Padre "ha riservato alla sua scelta". L'Ascensione del Signore ci invita quindi a rivolgere lo sguardo verso la nostra terra, dove la Chiesa e i cristiani devono testimoniare il Signore risorto e la loro speranza.

Dagli Atti degli apostoli
1 Nel mio primo libro ho già trattato, o Teòfilo, di tutto quello che Gesù fece e insegnò dal principio 2 fino al giorno in cui, dopo aver dato istruzioni agli apostoli che si era scelti nello Spirito santo, egli fu assunto in cielo.
3 Egli si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio. 4 Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere che si adempisse la promessa del Padre "quella, disse, che voi avete udito da me: 5 Giovanni ha battezzato con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito santo, fra non molti giorni".
6 Così venutisi a trovare insieme gli domandarono: "Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?". 7 Ma egli rispose: "Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, 8 ma avrete forza dallo Spirito santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra".
9 Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. 10 E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n’andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: 11 "Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo’ tornerà un giorno allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo". -Parola di Dio.

salmo responsoriale 46, 2-3; 6-7; 8-9
"Suono di tromba", "fanfare": la buona novella risuona nel mondo fino al ritorno di Cristo.

Rit. Ascende il Signore tra canti di gioia.

2 Applaudite, popoli tutti,
acclamate Dio con voci di gioia;
3 perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
re grande su tutta la terra.
6 Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
7 Cantate inni a Dio, cantate inni;
cantate inni al nostro re, cantate inni.
8 Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
9 Dio regna sui popoli,
Dio siede sul suo trono santo.

seconda lettura Eb 9,24-28; 10,19-23
L'autore della Lettera agli ebrei evoca l'Ascensione del Signore, ponendola in relazione con la liturgia ebraica del giorno delle espiazioni (jom kippur). Una volta all'anno, dopo essersi purificato, il sommo sacerdote entrava nel santuario del tempio e procedeva alla purificazione del popolo con il sangue di animali. Dopo aver versato il suo sangue per il peccato del mondo intero, Gesù è entrato una volta per tutte nel santuario del cielo. Tutti gli uomini da lui riscattati hanno la certezza di essere ammessi, insieme a lui, presso il Padre, per l'eternità.

Dalla lettera agli ebrei
24 Cristo non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, allo scopo di presentarsi ora al cospetto di Dio in nostro favore, 25 e non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui. 26 In questo caso, infatti, avrebbe dovuto soffrire più volte dalla fondazione del mondo.
E invece una volta sola, ora, nella pienezza dei tempi, è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. 27 E come è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, 28 così Cristo, dopo essersi offerto una volta per tutte allo scopo di togliere i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione col peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza.
10,19 Avendo dunque, fratelli, piena fiducia di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù, 20 per questa via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne; 21 avendo noi un sacerdote grande sopra la casa di Dio, 22 accostiamoci con cuore sincero in pienezza di fede, con il cuore purificato dalla cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.
23 Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è fedele colui che ha promesso.

canto al Vangelo Mt 28,16-20
Alleluia, alleluia
Andate e ammaestrate tutte le nazioni,
dice il Signore.
Ecco: io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo.

Vangelo Lc 24,46-53
Come la Pasqua di Cristo, morto e risorto il terzo giorno, la missione universale della Chiesa compie le Scritture, poiché Gesù ha sofferto ed è risorto dai morti affinché tutti possano ottenere il perdono dei loro peccati. È questa la buona novella che devono annunciare al mondo intero coloro che riconoscono in Gesù il Signore davanti al quale si prostrano in adorazione.

X Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 46 "Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno 47 e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48 Di questo voi siete testimoni. 49 E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto".
50 Poi li condusse fuori verso Betania e, alzate le mani, li benedisse. 51 Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. 52 Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio. -





Spunti per le catechiste per il vangelo di domenica:


Possibili spunti



Consiglio alle catechiste